Lo scorso 14 gennaio, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, prof. Vittorio Grilli, ha firmato la Convenzione contro le doppie imposizioni tra l'Italia e Hong Kong. Lo riferisce un comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Una volta ratificata questa convenzione, che si aggiunge alle circa 90 convenzioni già in vigore stipulate dall'Italia, permetterà di intensificare i rapporti economici tra i due paesi secondo i più aggiornati standard dell'OCSE 2010. In genere infatti, le Convenzioni stipulate dall’Italia con i Paesi esteri seguono questo modello.
In particolare, la nuova convenzione ha una duplice funzione: evitando la doppia imposizione dei redditi transfrontalieri fornirà un significativo impulso alle imprese del Made in Italy operanti in Asia e, quale efficace mezzo di contrasto alla evasione fiscale, consentirà all'amministrazione fiscale italiana di ottenere le informazioni, anche di natura bancaria, sui contribuenti operativi ad Hong Kong. Quest’ultima, è bene precisare, ad oggi rientra nella Black List ai fini dell'applicazione dell'art. 2, comma 2-bis del testo unico delle imposte sui redditi (D.M. 04.05.1999 così come modificato dal D.M. 27 luglio 2010) e rientra nella Black List ai fini dell'applicazione dell'art. 167 del testo unico delle imposte sui redditi (D.M. 21 novembre 2001, così come modificata dal D.M. 27 luglio 2010);
Tuttavia, non è da escludere in un prossimo periodo la possibilità che la regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese, possa presto essere tolta dalle liste contenenti i paradisi fiscali.
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