La provincia di Jiangxi, nel periodo gennaio-settembre 2012, ha approvato la costituzione di 548 imprese a capitale straniero: questo numero è in calo del 3,5% rispetto al 2011 ma il capitale realmente investito ha registrato un incremento del 12,9% rispetto all’anno precedente.
Jiangxi, provincia della Repubblica Popolare Cinese del sud-est del paese, dotata di 11 comuni rappresenta per le imprese a capitale straniero un’opportunità di investimento.
Dotata di abbondanti risorse naturali, la provincia è terza nella classifica nazionale dei prezzi più bassi in termini immobiliari (1,25 RMB/mq, con rimborsi da parte del governo locale).
Lo scorso anno le industrie principali della provincia sono state la chimica, la metallurgia, l’automobilistico, il settore alimentare, e le industrie farmaceutiche.
Vittima dei salari e del lavoro, l'economia della provincia si trova ora in una bassa fascia della catena del valore, avendo altre provincie, come Guangdong o Zhejiang, attirato manodopera qualificata grazie proprio a salari maggiori.
Il governo locale ha stanziato numerose norme in materia di imposizione fiscale per incentivare gli investimenti ed ha in programma di aumentare le infrastrutture e di sviluppare nuovi progetti energetici, compreso quello nucleare.
Nel periodo gennaio-settembre 2012, Jiangxi ha acconsentito la costituzione di 548 imprese a capitale straniero. Un numero in calo del 3,5% rispetto al 2011, ma che di fatto ha visto registrare un aumento del 12,9% relativo al capitale realmente investito (5.101 milioni di dollari).
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