La Cina punta ad aumentare, di almeno 10 volte, il limite autorizzato degli investimenti esteri su azioni, obbligazioni e depositi bancari nazionali, attualmente fissato a 80 miliardi di dollari.
Nella giornata di ieri, il presidente della China Securities Regulatory Commission, Guo Shuqing, è intervenuto al Financial Forum di Hong Kong analizzando la situazione degli investimenti stranieri sul mercato azionario cinese e portando alcune novità.
La Cina è infatti intenzionata ad incrementare, di almeno 10 volte, il limite autorizzato degli investimenti esteri su azioni, obbligazioni e depositi bancari nazionali, attualmente fissato a 80 miliardi di dollari. Questo limite era già stato aumentato lo scorso aprile dalla quota di 30 miliardi.
Da non dimenticare poi che nel luglio del 2012 era stata alzata la quota massima di possesso azionario nel capitale di una società quotata passando dal 20% al 30%.
Sono due al momento i programmi che permettono agli operatori stranieri di poter investire sui mercati cinesi: il Qfii (investitori istituzionali stranieri qualificati) e il piano Rqfii (rmb investitori istituzionali stranieri qualificati), istituito quest'ultimo nel 2011 con una quota iniziale di 20 miliardi di yuan (oltre 2 miliardi di euro) e cresciuto a 70 miliardi di yuan lo scorso anno.
Guo Shuqing ha infine aggiunto che il Paese è intenzionato a proseguire nell'internazionalizzazione dello yuan puntando sugli investimenti dei cinesi all’estero.
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