Nei primi sei mesi del 2012 sono state acquisite 27 società nell’Ue. Lo shopping cinese in Europa non conosce crisi.
Secondo un recente studio nell'Unione europea la Cina ha battuto un nuovo record: sono state infatti sottoscritte 27 acquisizioni di società europee, raggiungendo il livello degli Stati Uniti nel 2011, confermando il trend dello scorso anno (11 miliardi investiti). Nella prima parte dell’anno, ben nove transazioni hanno avuto inoltre un valore superiore a 1 miliardo di dollari.
Il 21,3% delle acquisizioni cinesi riguarda aziende del settore energetico; ben 7 su 27. Poi vengono le società ad alto contenuto tecnologico.
La strategia di Pechino è innanzitutto quella di assicurarsi le tecnologie chiave e il know how da poter importare e diffondere in patria.
Nei primi sei mesi del 2012 le transazioni e le fusioni di società nel Paese sono diminuite del 25% anche se l’attività all'estero è rimasta pressoché stabile (solo -6%).
Nella classifica che tiene conto del giro d'affari, emerge un’altra tendenza: il tentativo di farsi strada usando il cosiddetto soft power. Il 10,9% dei fondi totali, infatti, sono stati investiti in società di media e nell'industria dell'entertainment.
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