Le esigenze di marketing hanno da tempo portato le società sportive a guardare al mercato asiatico. Non desta sorpresa quindi l'interesse dell’A.C. Milan nei confronti del Dragone. Tramonta invece per ora l’operazione tra la China Railways Construction e l’F.C. Internazionale.
Le esigenze di marketing hanno da tempo portato le società sportive italiane a guardare al mercato asiatico. Da poco tramontato l’accordo tra l’Internazionale F.C. e la China Railways Construction, è invece ora tempo per l’A.C. Milan di fare i conti con il mercato cinese.
Gli scenari mondiali dell’economia e del calcio sono totalmente cambiati: chi l’avrebbe mai pensato, solamente qualche anno fa, che Berlusconi e Moratti, per mantenere la competitività delle proprie squadre, avrebbero avuto bisogno di liquidità aggiuntiva e di capitale fresco in entrata dalla Cina. Ora tutto questo sta diventando realtà.
Detto dell’accordo congelato tra l’Inter e il secondo agglomerato industriale cinese operante nel settore delle costruzioni (che avrebbe dovuto occuparsi della costruzione del nuovo stadio interista ma che per pratiche burocratiche cinesi non ha potuto portare a termine il progetto), diverso è la situazione del club di Via Turati. Se l’ipotesi di una cessione totale è stata per ora accantonata da Berlusconi, dato che l’opzione non piace, trovare dei soci che subentrino e che, con il passare degli anni, possano acquisire il pacchetto di maggioranza è l’idea ora più credibile, anche se non facilmente realizzabile.
Il prossimo martedì 4 dicembre 2012, una delegazione cinese capeggiata da Liu Yongzhuo, farà visita al Milan con l’obiettivo di analizzare l’organizzazione societaria della società. Già da tempo si parla della volontà del Milan di lanciare il proprio brand in Asia replicando l’idea del “local sponsors”; attraverso questa opzione il marchio rossonero entrerebbe nel Paese e uno sponsor locale potrebbe essere associato alla stessa società al fianco degli sponsor globali, ossia Adidas e Fly Emirates.
Nessun commento:
Posta un commento