Il Paese del Dragone si conferma il primo mercato con 980 mila auto vendute e performance in crescita di circa il 20% sul corrispondente dato di un anno fa. La casa di Wolfsburg conferma dunque l’interesse sempre più alto verso il Paese.
I mercati asiatici sempre più punto di svolta per Volkswagen. Con l’uscita degli ultimi dati relativi alle vendite, è la Cina infatti a confermarsi il primo mercato con 980 mila auto vendute (più che in tutta Europa e su di un totale di ben 1,07 milioni le automobili vendute dall’inizio dell’anno) e performance in crescita del 19,6% sul corrispondente dato di un anno fa.
Gli imponenti investimenti realizzati nel Paese a partire dal 2011 con oltre 10 miliardi di euro investiti per il quinquennio 2011-2015 continuano quindi a dare i loro frutti.
Il gruppo Volkswagen è già molto ben piazzato sul mercato cinese con impianti che raggiungono le dieci unità e che vengono gestiti attraverso più società in joint venture, la prima delle quali risale a quasi trent’anni fa.
Lo scorso mese la casa di Wolfsburg ha reso noto ufficialmente la realizzazione di un nuovo stabilimento a Changsa, nella provincia dello Hunan. In questo caso la società realizzatrice della struttura è la joint venture SAIC-Volkswagen con la nuova fabbrica che di fatto entrerà in funzione nel 2016, con una produzione di altri 300 mila veicoli.
Le prospettive di crescita della Cina risultano quindi fondamentali per la casa automobilistica tedesca che da tempo lavora per crescere e consolidarsi nel Paese. Già nel 2012, erano stati firmati importanti accordi durante una visita a Berlino di una delegazione governativa di Pechino, ed erano state gettate le basi per la costruzione di altri due impianti produttivi, uno a Foshan e uno a Yizheng. Verso la fine di quest’anno anche queste due fabbriche inizieranno a produrre sempre nell’ordine delle 300 mila unità all’anno ciascuno.
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