Il mercato cinese non conosce soste e sembra non risentire della crisi. Uno studio della Credit Suisse conferma che i marchi più dinamici si sono già posizionati da tempo, ma anche gli italiani sono ben rappresentati.
In questo pesante periodo di crisi esiste un settore che non flette anzi continua costantemente a crescere: si tratta del settore del lusso.
Secondo uno studio del Credit Suisse, il fatturato mondiale passerà da 191 miliardi di euro nel 2011, a 202 nel 2012, 217 nel 2013 a 238 miliardi nel 2014.
A farla da padroni saranno i cinesi; il mercato infatti in Paesi come Cina, Russia, Brasile e Middle East "cresce tre volte più di quanto cresce il Pil nazionale, per esempio se la Cina cresce dell'8% il mercato del lusso cresce del 25%".
Consumi non necessariamente originati in Cina, anche perché la maggior parte dello shopping avviene fuori dai confini nazionali per il semplice motivo che i dazi all'importazione continuano ad essere molto elevati.
Per questo, spiegano gli esperti, l’importante oggi è essere ben posizionati fisicamente in loco. Per portare un esempio, marchi come Prada e Chanel vendono il 55% del loro fatturato a consumatori dei Paesi emergenti, mentre Lvmh si "ferma" al 46% e un nutrito gruppo, tra cui gli italiani Zegna, Dolce & Gabbana, sta intorno al 45%.
Sempre restando nel settore, è della scorsa settimana la notizia che Fraser Yachts, uno dei più grandi fornitori di servizi per imbarcazioni esclusive, porterà sul mercato il più grande yacht di lusso mai costruito in Cina. Si chiamerà Illusion, sarà lungo 88 metri e sarà inaugurato nel maggio 2015.
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