Rallentamento o semplice pausa? Economisti ed esperti internazionali concordano sul fatto che l’economia cinese farà da volano per la ripresa economica mondiale nei prossimi anni puntando a diventare la prima economia mondiale nel giro di poco tempo.
L’economia cinese ha risentito della crisi globale in atto, ma nonostante i segni di debolezza mostrati all’inizio dell’anno, la sua crescita è rimasta vicina all’8% nel secondo semestre con lo yuan che si è rafforzato del 6% nei confronti dell’euro.
Si sa che, grazie a una forte crescita economica superiore al 9% nel 2011 e col suo miliardo abbondante di abitanti, la Repubblica Popolare Cinese si appresta nel giro di pochi anni a diventare la prima economia mondiale davanti agli Stati Uniti.
Un percorso che si materializzerà nel tempo. Andiamo a vedere come.
È risaputo che l’arma vincente del Dragone sono i costi da sfruttamento della manodopera per sostenere le proprie esportazioni cinesi, che il resto del mondo non può permettersi. Ciò, se da un lato porta sul piano monetario al fatto che lo yuan sia oggi altamente svalutato nei confronti del dollaro, allo stesso tempo fa comodo alle autorità economiche e monetarie cinesi che si approvvigionano di dollari a basso costo per poi comperare sul mercato il petrolio, o in ogni caso materie prime.
Il governo americano da tempo sta chiedendo a Pechino di rivalutare lo yuan rispetto al dollaro, ma finora i risultati sono stati abbastanza deludenti. Lo stesso governo evidenzia che le autorità cinesi hanno ridotto sensibilmente il grado di intervento ufficiale sul cambio dal terzo trimestre del 2011 ad oggi, ma il livello della moneta asiatica sul mercato dei cambi è ritenuto ancora da Washington assai svalutato. Negli ultimi dieci mesi lo yuan si è apprezzato infatti del 9% in termini reali e provoca sempre più l’attrattiva degli investitori.
Nessun commento:
Posta un commento