Tali misure dovrebbero consentire al nuovo governo di far approvare alcune riforme strutturali più rigorose e meno popolari dopo il suo insediamento.
E' di oggi la notizia che la Banca dell'Industria e del Commercio della Cina e la Banca dell'Agricoltura della Cina hanno abbassato per diversi livelli i tassi del USD, dell'Euro e del HKD.
I dati resi noti dalla Banca Centrale Cinese mostrano che nei primi sette mesi dell'anno, le riserve estere sono aumentate di 266.3 miliardi di USD, dodici volte su base annua. Alcuni esperti osservano che la grande crescita delle riserve estere e la mancanza di depositi hanno di fatto abbassato i tassi delle valute estere alle varie banche cinesi, così da ridurre il costo degli interessi e le pressioni sui rendimenti dei servizi collegati alle valute estere.
Il settore bancario cinese resta attualmente oggetto di notevole attenzione. L’intervento effettuato provocherà di fatto un’impennata dei tassi sui depositi vincolati, mettendo pressione sui margini delle banche nei prossimi 12 mesi.
Nel complesso la mossa della banca centrale è stata un primo passo verso la deregolamentazione dei tassi, innalzando il tetto ai tassi passivi e abbassando la soglia di quelli attivi. Le banche con una posizione più forte in fatto di depositi avranno la meglio in questo contesto.
giovedì 23 agosto 2012
lunedì 13 agosto 2012
Anche a luglio economia in rallentamento
Con l'uscita degli ultimi dati ufficiali è ormai consolidato il rallentamento dell'economia cinese.
Per il secondo mese consecutivo, le esportazioni e le importazioni della Cina sono rallentate a luglio. Le prime hanno segnato un calo del 10,3% rispetto al mese precedente, le seconde sono aumentate solo del 4,7%. La bilancia commerciale resta in attivo di 25,1 miliardi di dollari, circa 10 in meno però di quanto previsto dagli analisti.
Queste nuove cifre sono nettamente al di sotto delle aspettative del mercato e contribuiscono a far aumentare i timori che anche l'economia dell'estremo oriente stia peggiorando nonostante gli sforzi del governo per ridurre l'impatto del rallentamento globale sul Paese.
Il dato piu' preoccupante e' quello delle esportazioni. Secondo le rilevazioni di Pechino a luglio sono aumentate su base annua dell'1% a 176,9 miliardi di dollari, contro le previsioni che le davano a +8%. Le esportazioni verso l'Europa, in particolare, sono diminuite del 3,6% a 195,4 miliardi di dollari nei primi sette mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per il secondo mese consecutivo, le esportazioni e le importazioni della Cina sono rallentate a luglio. Le prime hanno segnato un calo del 10,3% rispetto al mese precedente, le seconde sono aumentate solo del 4,7%. La bilancia commerciale resta in attivo di 25,1 miliardi di dollari, circa 10 in meno però di quanto previsto dagli analisti.
Queste nuove cifre sono nettamente al di sotto delle aspettative del mercato e contribuiscono a far aumentare i timori che anche l'economia dell'estremo oriente stia peggiorando nonostante gli sforzi del governo per ridurre l'impatto del rallentamento globale sul Paese.
Il dato piu' preoccupante e' quello delle esportazioni. Secondo le rilevazioni di Pechino a luglio sono aumentate su base annua dell'1% a 176,9 miliardi di dollari, contro le previsioni che le davano a +8%. Le esportazioni verso l'Europa, in particolare, sono diminuite del 3,6% a 195,4 miliardi di dollari nei primi sette mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Iscriviti a:
Post (Atom)